Aeronautica Italiana, la commemorazione per il secolo di vita

 

Un secolo fa, esattamente il 28 marzo 1923, dopo già i Regi Esercito e Marina, il Ministero della Difesa istituiva la terza forza armata del Regno d’Italia. L’Aeronautica militare.

 

Cento anni tondi tondi festeggiati lo scorso martedì anche a Novi. Grazie all’impeccabile organizzazione della locale sezione dell’Associazione Arma Aeronautica presieduta dal Presidente Ottavio Bottazzi, che ha celebrato la ricorrenza davati al monumento dedicato ai caduti in divisa azzurra che si trova in Piazza Pascoli.

 

Un anniversario importante per una compagine militare che risulta essere un “sempreverde” per il fascino indubbio che suscita nell’immaginario collettivo. Fascino che già dal 1911 vide colpita per sempre la nostra cittadina. Prima in Italia, infatti, Novi fece da base a uno dei due gruppi aerei, all’epoca l’aviazione era ancora in fase sperimentale. Durante lo svolgimento delle grandi manovre militari del Monferrato, precedenti di un anno la prima campagna coloniale in Libia.

 

Dal 1923 in poi, Novi vide la presenza costante degli avieri, moltissimi dei quali, anche militari di leva. In un tutt’uno col tessuto sociale cittadino, quello dell’Aeronautica Militare di stanza a Novi che durerà fino al 30 giugno 1976. Quando lo stato maggiore decise la chiusura definitiva del’aeroporto militare “Eugenio Mossi”. Una chiusura che non ha fatto venire meno il sentimento autentico che lega ancora e per sempre ci unisce a questa forza armata leggendaria. Un legame solidissimo come per altro è stato ribadito da quanti hanno preso la parola durante la semplice, ma bella e toccante cerimonia dei giorni scorsi.

 

(red.)