La vita di Carla Molinari in Val Borbera

 

Cosola è una piccola frazione del Comune di Cabella Ligure in alta Val Borbera. Il borgo, incastonato tra terra e cielo a 928 metri di altitudine, è suddiviso in due distinti centri abitati: Montaldo e Aie. Il piccolo centro è circondato dai rilievi del Monte Chiappo, del Cavalmurone e dell’Ebro. A metà strada tra i due rioni svetta la suggestiva Chiesa di Santa Maria Assunta. Cosola è davvero un posto magico, dove il tempo pare scorrere in maniera differente. Il paesaggio è mozzafiato. Si è circondati da una natura incontaminata resa spettacolare dal trascorrere delle stagioni: il bianco dell’inverno, lo splendore abbagliante della primavera, i profumi delle fioriture estive, la meraviglia variopinta del foliage autunnale.

A Cosola la frenesia svanisce e lascia spazio alla quiete interiore ed alla gratitudine. La mente trova il silenzio, cullato dal cinguettio degli uccellini, dal canto dei galli, dal suono dei campanacci delle mucche e dai rintocchi delle campane della chiesa di Santa Maria Assunta. Nel paese ai bordi orientali del Piemonte, in prossimità del punto di incrocio tra le Quattro Provincie di Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza, vivono stabilmente nel corso dell’anno una settantina di abitanti. Tra questi Carla Molinari, cuoca e titolare dell’Albergo Ristorante ‘Alpino’.

 

Carla si è trasferita nel paese circa vent’anni fa per amore, sposando il marito la cui famiglia gestiva la struttura alberghiera fin dal 1928. La decisione di vivere in Alta Val Borbera all’inizio non è stata semplice. Vivere isolati per l’intero anno ha rappresentato una vera sfida, ancor più dopo la nascita dei due figli. Carla tuttavia, ha trovato a Cosola la sua isola felice fatta di famiglia, accoglienza, buona cucina, creatività e arte.

 

Nel numero di Panorama di Novi in edicola il racconto di Carla Molinari a cura di Alessandra Sorlino.