Cambio al vertice nella Compagnia Carabinieri Alessandria
Il Maggiore Claudio Sanzò, dopo quattro anni al comando della Compagnia Carabinieri di Alessandria, lascia il capoluogo per raggiungere la città di Monza.
Giunto nel settembre 2017 dalla Direzione centrale per i Servizi Antidroga, in Brianza andrà a ricoprire l’incarico di comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Lombardia, reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri che opera alle dipendenze funzionali del Ministro della cultura.
“Anche le esperienze belle devono finire… e come mi hanno sempre detto: “I grandi cambiamenti nella vita accadono appena prima di essere pronti ad affrontarli”; così è arrivato il momento di lasciare Alessandria. Con un caloroso saluto e un ringraziamento alle famiglie dei Carabinieri di ogni ordine e grado, a tutti i collaboratori a me più vicini della sede capoluogo di Alessandria, ai colleghi della Rappresentanza Militare, all’Autorità Giudiziaria ed Ecclesiastica, ai Colleghi e rappresentanti delle altre FF.AA. e FF.PP. che operano sul territorio e ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, cedo il comando al collega Cap. Davide Sessa, augurandogli buona fortuna e buon lavoro”.
Con questo augurio, il Capitano Davide Sessa ha assunto il comando della Compagnia dei Carabinieri di Alessandria. Originario del salernitano, il 32enne Ufficiale dell’Arma ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e poi la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, laureandosi in giurisprudenza e scienza della sicurezza, conseguendo inoltre l’abilitazione all’esercizio della professione forense.
Il curriculum del nuovo comandante
Nel suo curriculum spiccano gli ultimi cinque anni al ROS di Torino, dove si è occupato di criminalità organizzata e contrasto al terrorismo.
Tra le importanti operazioni a cui ha partecipato nel capoluogo piemontese figurano l’arresto nel 2017, in cooperazione con l’FBI americana, di un presunto terrorista a Torino; l’indagine “Geenna”, che ha svelato gli intrecci tra ‘ndrangheta e politica in Valle d’Aosta e l’operazione “Junior”, che ha smantellato un’organizzazione dedita al narcotraffico tra la Spagna e Torino. Tra il 2013 e il 2016, il Capitano Sessa ha guidato due nuclei operativi in provincia di Roma e Napoli, dove si è occupato di criminalità organizzata e comune, compresi numerosi omicidi e fatti di sangue, come le indagini che hanno portato alla condanna degli assassini di Korol Anatolij, un muratore ucraino barbaramente ucciso nel 2015 perché intervenuto, nell’indifferenza collettiva, per sventare una rapina a un supermercato in provincia di Napoli e per questo insignito di medaglia d’oro al valor civile alla memoria dal Presidente Mattarella.
L’Ufficiale vanta diverse esperienze all’estero per attività di indagine in regime di cooperazione internazionale e una missione in continente africano per la formazione di personale della polizia somala in tema di contrasto al terrorismo.