Cabella e Arquata, insieme a Fabbrica, pronti a dar vita a una nuova unione comunale
Cabella, Arquata e Fabbrica Curone pronti a far nascere una nuova unione di Comuni? Sembrerebbe così, stando alle ultime notizie. Se confermato, si tratterebbe del nono consorzio comunali in provincia dal 2012, anno delle abolizioni delle Comunità Montane.
Le due municipalità di val Borbera e val Curone, infatti, sono usciti da Terre Alte, che riunisce i paesi valligiani. Nonostante la distanza geografica che intercorre tra i tre, Arquata ha manifestato il proprio interesse, anche perchè, grazie alla frazione di Sottovalle, rientrerebbe nei canoni per essere considerato comune montano. Inoltre, la Regione non ha problemi per quanto riguarda le distanze chilometriche tra enti associati. Insomma, ci sarebbero tutte le carte per dare il via al progetto.
Anche Voltaggio?
I tre sindaci hanno scritto una bozza dello statuto e, una volta approvato dalla Regione, si potrà passare al voto dei Consigli comunali. Il tempo necessario per scegliere un nome e, forse, avere in gruppo un altro comune. Infatti, sembrerebbe interessato alla nuova unione anche Voltaggio, al momento iscritto a quella della val Lemme. Un ente che non funziona correttamente, parola di Bruno Merlo, vice sindaco di Parodi. Poche risorse e poco personale per creare i servizi associati.
E Carrosio e Fraconalto cosa ne pensano? In attesa di risolvere un rebus comunale – geografico quanto mai complesso, restiamo alla proposta del Sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso. Il quale ha dichiarato che sarebbe meglio passare “con” Arquata. Arquata che, nel frattempo, punta a ottenere fondi pubblici ai quali altrimenti non può accedere se non associandosi con altri Comuni.
Un risiko complicato, che nessuno poteva immaginarsi dopo la abolizione delle storiche comunità montane. Una situazione che potrebbe portare a nuovi e concreti sviluppi.