Il CIT approva il bilancio 2020 dopo la bufera scoppiata in Consiglio comunale

Dopo le ultime giornate di fuoco, passate tra Consigli comunali roventi e voti a sorpresa, il CIT ha approvato il bilancio del 2020. Perdita dimezzata. Infatti la società pur nelle difficoltà dovute alla pandemia, che ha totalmente azzerato il settore dei bus turistici, ha chiuso l’esercizio con una perdita di circa 350.000 Euro. La metà rispetto al 2018, l’anno in cui si erano registrati i conti peggiori. L’azienda, nel comunicato diffuso dopo l’assemblea, ha sottolineato che l’azione dell’amministratore unico Silvio Mazzarello, rispettando le linee di progressiva maggiore efficienza, sta dando i suoi frutti.

 

Migliorate anche le previsioni del Piano revisionato nel 2020, che prevedeva un risultato negativo di 450.000 Euro.

 

La situazione, come evidenziano le ultime notizie che arrivano da Palazzo Pallavicini, resta molto critica. Le difficoltà in cui l’Azienda si trova a combattere, in primis per effetto dell’incerto percorso dei Comuni Soci, sono state puntualmente sottolineate. E la seduta dell’ultimo Consiglio comunale, con la ormai famosa delibera non approvata per 7 voti favorevoli e 7 contrari, è stata la miccia che ha (ri) acceso la questione del Consorzio trasporti.

 

Un ulteriore problema è legato al mancato intervento da parte dei soci. Intervento che non ha permesso l’integrale pagamento degli stipendi e del TFR dei dipendenti. I quali li avrebbero potuto ricevere tempestivamente ed integralmente, se fosse stata rispettata la tempistica prevista dal Piano. L’Assessore Delfino, ha comunque rassicurato la Società. Sia per quanto riguarda la procedura di gara. Sia per l’integrale versamento previsto dalla ricapitalizzazione.

 

L’assemblea dei soci del CIT ha stigmatizzato le dichiarazioni effettuate da alcuni consiglieri comunali e, allo stesso tempo, ha espresso piena fiducia e vicinanza a tutti i lavoratori, che con abnegazione hanno lavorato in un anno molto difficile per il settore dei trasporti.