Primo “arresto in flagranza differita” avvenuto in provincia a Borghetto
I Carabinieri hanno messo fine ai maltrattamenti di un uomo alla compagna, madre del loro figlio. Il fatto è avvenuto a Borghetto Borbera, ma era dal 2020 che proseguivano prima le violenze verbali, poi le botte, le vessazioni, gli atti persecutori. Comportamenti violenti, minacciosi, atteggiamenti scaturiti per futili motivi, dapprima sporadicamente, poi con sempre maggiore frequenza, fino a diventare quotidiani. Insulti pesanti, accuse di scarsa moralità, dissolutezza nei rapporti con altre persone, inadeguatezza alla maternità. Il tutto alla presenta del bambino, che non ha ancora compiuto tre anni. Più volte, la giovane donna ha dovuto nascondere i lividi. Alla base, una forte gelosia, giunta al punto da vietarle qualsiasi frequentazione, anche con i propri genitori.
Dopo la denuncia I Carabinieri hanno attivato le procedure di tutela introdotte con il “Codice Rosso”. Il Pubblico Ministero ha quindi disposto l’arresto dell’uomo e la sua traduzione in carcere, grazie alla corposa presenza di messaggistica digitale audio e testuale prodotta dalla vittima. Si tratta del primo “arresto in flagranza differita” avvenuto in provincia, un nuovo strumento a disposizione della Polizia Giudiziaria che permette di considerare in stato di flagranza chi, sulla base di documentazione video-fotografica o di altro tipo legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, risulti inequivocabilmente autore del fatto.
L’uomo, un 31enne, è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, percosse e atti persecutori e condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria, da cui, a seguito della convalida dell’arresto, è stato scarcerato con il divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati, con l’applicazione del braccialetto elettronico.