La situazione presso gli stabilimenti Sct e Hme del Gruppo Kme a Serravalle
E’ stata ulteriormente prolungata la cassa integrazione ordinaria per i dipendenti della Serravalle Copper Tubes, azienda che produce tubi in rame ed è di proprietà della società italo-tedesca Kme. A causare il prolungamento della cassa integrazione, il forte calo delle commesse e l’aumento dei costi delle materie prime. Due fattori che stanno influenzando enormemente tutto il mercato del settore metallurgico.
La cassa integrazione è stata avviata lo scorso fine giugno ma con la possibilità di protrarla fino al 24 settembre a rotazione sugli oltre 200 dipendenti. Come segnalato dai sindacati Fim, Fiom e Uilm, dal 24 luglio è stata avviata la cassa integrazione anche i 149 dipendenti della Hme, che produce barre di ottone ed è sotto la proprietà del gruppo cinese Zhejiang Hailiang.
I sindacati hanno pertanto trovato un accordo che prevede la possibilità di chiudere i reparti produttivi un giorno alla settimana in base alle esigenze, così da penalizzare il meno possibile i lavoratori. E mentre negli altri stabilimenti del gruppo Kme sono in corso ormai da tempo gli investimenti su risparmio energetico e l’approvvigionamento di energia elettrica, negli stabilimenti italiani tutto è ancora fermo. Un altro aspetto che preoccupa dipendenti e sindacati, perché fattore di perdita di competitività per le fabbriche italiane.
Ma, nonostante i cali produttivi, i sindacati fanno sapere che alla Sct i contratti a tempo determinato sono stati rinnovati e convertiti in tempo indeterminato, mentre alla HME ci sono stati importanti investimenti per la nuova fonderia. Due dati positivi per i lavoratori degli stabilimenti di Serravalle, nonostante l’attuale instabilità dei mercati del rame e dell’ottone.