Alessandro Croce, ricercatore novese e il suo lavoro sulle fibre d’amianto
Anche il ricercatore novese Alessandro Croce fa parte del gruppo di lavoro per la ricerca dedicata alle fibre di amianto. Una ricerca concentrata soprattutto a Casale Monferrato e dintorni.
A Casale, da oltre un secolo, l’amianto rimane una parola che ancora spaventa. Malattie, aria che diventa irrespirabile, i processi infiniti e, intanto, crescevano i decessi tra gli abitanti. Tante, troppe le morti dovute a questa fibra. Ecco, allora, che il lavoro attuale potrebbe portare a importanti passi avanti. Un lavoro svolto dal Laboratorio di ricerca Amianti, integrato tra l’Azienda Ospedaliera di Alessandria e il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale.
Il cuore della attività è la ricerca delle fibre di amianto all’interno di tessuti di persone affette da particolari malattie. Soprattutto di natura respiratoria, ma anche extra respiratoria. In che modo? Tramite l’utilizzo di microscopi ottici ed elettronici. I quali individuano le fibre all’interno dei tessuti. Una volta individuata, è possibile capire se si tratti di amianto o di altro materiale. Inoltre, viene utilizzata anche la tecnica spettroscopia micro-Raman, che consente di identificare e localizzare le fibre, per capire a quale minerale fanno riferimento. Un lavoro enorme, un processo che potrebbe cambiare lo studio di questo materiale, grazie al coordinamento del ricercatore novese.
(red.)