La gara d'appalto per il Rio Gazzo a Novi

Partita la gara d’appalto da 3,5 milioni di euro per il potenziamento dello scolmatore del rio Gazzo a Novi. L’opera ha iniziato a essere discussa nel 2014, subito dopo la prima alluvione, ma solo con l’arrivo dei fondi del PNRR è stato possibile procedere alla realizzazione. La scadenza del bando è fissata per il 14 maggio: una volta selezionata l’impresa vincitrice, i lavori potranno iniziare e si prevede dureranno circa un anno. L’attuale canale, lungo 6,2 chilometri, risale agli anni Novanta e teoricamente avrebbe dovuto reggere un flusso di circa 6 metri cubi d’acqua al secondo. Tuttavia, la sua capacità reale è di soli 2,5 metri cubi, meno della metà prevista.

Si prevede quindi di ripulire lo scolmatore dalla vegetazione e raddoppiare la sua capacità nei punti più critici attraverso l'installazione di una seconda tubazione accanto a quella già esistente. In due brevi tratti il canale sarà “raddrizzato” per eliminare alcune curve a gomito che rallentano il flusso dell’acqua. Anche gli argini verranno innalzati.

 

Il progetto

Il progetto è stato elaborato dall'ingegnere Sergio Sordo di Alba, un esperto in opere idrauliche, che ha condotto uno studio sulle criticità del territorio.

Lo scolmatore intercetta il Gazzo nei pressi dell’area artigianale Cipian, sulla strada per Serravalle, deviando parte dell'acqua verso la Scrivia per evitare il sovraccarico del tratto cittadino. Per quasi 3 chilometri, il canale artificiale scorre in un tubo con un diametro di 1,8 metri, quindi si programmava di deviare 6 metri cubi d’acqua al secondo dal Gazzo, ma attualmente non si arriva neanche alla metà, una quantità insufficiente per garantire la sicurezza urbana.

Nei tratti intubati il canale sarà raddoppiato con una seconda tubazione del diametro di 1,8 metri. Nei tratti a cielo aperto gli argini verranno alzati di 70-80 centimetri per aumentare la capacità dello scolmatore a 6-10 metri cubi al secondo.