Acciaierie di Italia, dopo la notizia della cassa integrazione aumenta la preoccupazione

Futuro a tinte fosche per Acciaierie di Italia? L’incontro preliminare tra i vertici della azienda e i sindacati non ha portato i frutti sperati. Anzi, la situazione resta intricata, come raccontato su questo sito poche ore fa.

 

Intanto, sul piano degli investimenti, secondo “Il Secolo XIX”, Novi e Genova dovrebbero ricevere 72 milioni di Euro in due anni. Il totale per tutti i siti, invece, ammonta a 800 milioni. L’obiettivo della azienda sarebbe quello di arrivare a produrre, entro il 2023, 6 milioni di tonnellate di acciaio. Il tutto, utilizzando tre altiforni.

 

Ma lo scontro con i sindacati resta duro. Lucia Morselli, ad di Acciaierie, spiega che non è in programma nessun esubero. Piuttosto, chiede tempo un anno per recuperare “ciò che è andato perso”. Le sigle sindacali, però, non ci stanno. Alcuni minacciano di non siglare nessun accordo “che prefigura migliaia di licenziamenti”. Altri affermano che “con questo approccio non si va da nessuna parte”. Insomma, una riunione tesissima che, al momento, lascia la situazione in un complesso stallo, con un futuro incerto.