La riunione del tavolo di crisi per l’ex Ilva a Novi

Nuova riunione ieri pomeriggio a Novi del tavolo di crisi permanente sull’ex Ilva voluto dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e alla quale hanno partecipato il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino, l’assessore agli Enti Locali Enrico Bussalino, i sindaci di Novi e Racconigi, il vicesindaco di Gattinara, il vicepresidente della Regione Liguria Francesco Zambon, il direttore generale del gruppo Ilva Maurizio Saitta e di Accaierie d’Italia Claudio Picucci, le organizzazioni sindacali. Il 10 gennaio scadrà il nuovo termine per la presentazione delle offerte vincolanti: per adesso hanno manifestato interesse 15 aziende.

 

Le parole di Chiorino e Bussalino

“Accogliamo con soddisfazione il parziale rilancio produttivo del Gruppo Acciaierie d’Italia, reso possibile grazie all’impegno delle due amministrazioni straordinarie. Sappiamo quanto fosse complessa la situazione iniziale, sia per gli impianti che per i lavoratori, ma oggi possiamo guardare al futuro nella consapevolezza di un Gruppo che ha ripreso a vendere e riattivato un secondo altoforno: un segnale promettente di ripartenza. È significativo il fatto che vi siano già 15 manifestazioni di interesse da parte di importanti gruppi nazionali e internazionali, tre delle quali riguardano l’intero complesso degli asset aziendali.

Ci auguriamo che questo percorso proceda con rapidità e garantisca salvaguardia occupazionalehanno dichiarato Chiorino e BussalinoLa nostra attenzione rimane massima: come Regione Piemonte siamo al lavoro per garantire tutto il supporto possibile ai lavoratori ex Ilva, a tutti quelli dell’indotto e alle loro famiglie. Un impegno preso con la convocazione del primo tavolo, che abbiamo rinnovato oggi e che continueremo a prenderci fino a che anche non avremo assicurato la migliore opzione possibile ad anche un solo lavoratore. Guardiamo alla piena garanzia occupazionale: questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati, anche insieme ai sindacati. È essenziale che tutti noi, ciascuno nel proprio ruolo, accompagniamo con responsabilità questa delicata fase affinché vengano perseguiti al meglio gli interessi della Nazione, del Gruppo e dei lavoratori”.