Il ricordo di Fjodor Poletaev, partigiano morto nella battaglia di Cantalupo
Questa mattina si è tenuta la consueta commemorazione del partigiano Fjodor Poletaev, ucciso il 2 febbraio 1945 dai nazifascisti durante la battaglia di Cantalupo Ligure.
La cerimonia si è volta come da tradizione dinnanzi al monumento che ricorda il soldato sovietico ucciso dai colpi di mitra dei soldati di Hitler, che si trova poco fuori l’abitato dell’alta val Borbera. Presente alla commemorazione, la console della Federazione Russa a Genova, Maria Vedrinskaya.
Fedor Poletaev era una soldato dell’Armata Rossa che nel 1944 venne internato in un campo nei pressi di Tortona da cui riuscì a fuggire con altri prigionieri e a raggiungere la Val Borbera, dove si unì ai partigiani e partecipò a molte azioni contro i nazi-fascisti. Il 2 febbraio 1945, una colonna tedesca ed un battaglione della “Turkistan” composta da ex prigionieri sovietici, georgiani e mongoli, occupano Cantalupo. Dopo ore di battaglia in cui i partigiani della “Oreste” erano ormai stremati, Fedor decide di creare un diversivo, lanciandosi contro il nemico e intimandogli la resa in russo. Un sacrificio che ha cambiato le sorti della battaglia, portando alla vittoria delle forze partigiane. Unico partigiano caduto in quella giornata, Poletaev è stato seppellito nel cimitero di Rocchetta e successivamente le sue ceneri sono state trasferite al cimitero di Staglieno, nel Campo perenne dei Caduti della Libertà. Fedor Poletaev è uno dei pochi casi in Italia di stranieri a cui è stata conferita la Medaglia d’oro al Valor Militare.
[Foto di Dino Ferretti]