Vignole, la mozione della minoranza sui test droga non passa
A Vignole la polemica politica si surriscalda attorno all’argomento droga. Infatti, la mozione presentata dalla minoranza, che chiedeva ad amministratori e consiglieri di sottoporsi a test antidroga, non è passata.
Il capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Giovanni Moschini Monti aveva presentato, insieme agli altri consiglieri di opposizione, il risultato dei loro test: tutti negativi. “Un segnale forte di trasparenza verso i cittadini che hanno il diritto di sapere se coloro che assumono le decisioni collettive sono lucidi e consapevoli. Sottoporsi al test è scelta volontaria, non iniziativa politica”. Queste le sue parole riguardo al consumo di droghe da parte dei politici e degli amministratori.
La maggioranza, guidata dal Sindaco Giuseppe Teti, però, non ci sta. Per lui, infatti, la proposta presenta proprio un carattere politico. Infatti: “la volontarietà del test verrebbe meno se il Consiglio deliberasse a favore”. Il Primo cittadino ha affermato che, nel caso un amministratore si rifiutasse di effettuare il test, “porterebbe lo stesso a essere additato”.
Il problema, rilancia Teti, sta nel consumo non di droghe, ma di alchool, soprattutto nei giovani. E, ovviamente, la polemica interna al Consiglio, si è subito spostata su questo tema. Rafforzare il ruolo informativo delle scuole sui danni di alchool e droghe, afferma la maggioranza. L’assunzione di droghe è illegale, controbatte l’opposizione. Nel mentre, la votazione: mozione respinta con sette voti contrari e tre a favore.
(g.g.)