Un non vedente entra in Duomo con il cane guida, viene respinto
Increscioso epidodio accaduto pochi giorni fa a Torino. Un uomo non vedente stava entrando nel Duomo accompagnato dal suo cane guida, quando si è visto negare l’ingresso. Motivo: proprio la presenza dell’animale.
“Un fatto grave, indice di insensibilità e di indifferenza, alla faccia delle lotte che l’associazione che rappresento porta avanti da oltre 100 anni”. Afferma il presidente dell’Unione Ciechi e Ipovedenti del Piemonte, Franco Lepore. Vittorino Biglia, il protagonista del triste avvenimento, voleva solo entrare in chiesa con Spritz, splendido esemplare di Labrador nero. Purtroppo, un addetto alla sicurezza ha bloccoto l’uomo, il quale ha dovuto chiedere l’aiuto delle Forze dell’Ordine.
“La legge stabilisce che la persona cieca ha il diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi sui mezzi di trasporto pubblico e in tutti gli esercizi aperti al pubblico. Chi non rispetta la legge è punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria”. Afferma Lepore, avvocato di professione oltre che presidente UICI regionale. “I cani guida sono gli occhi di chi non vede e che certe discriminazioni non dovrebbero nemmeno esistere. Ci aspettiamo le pubbliche scuse dal parroco”.
Molto amareggiato il commento di Vittorino Biglia. “Provo una grande amarezza per ciò che è successo, anche perché alla fine gli unici a scusarsi con il sottoscritto sono stati i poliziotti, che non avevano nessuna colpa. Trovo inconcepibile che, per far valere i propri diritti, una persona sia costretta a chiamare le Forze dell’Ordine sottraendole ad attività ben più urgenti”.