Omicidio di Borghetto, al via il processo. In paese raccolta per firma per Agostina Barbieri

Il processo per l’omicidio di Borghetto di Borbera, per il quale è sotto accusa Agostina Barbieri, è cominciato oggi. I legali della donna hanno chiesto alla Corte la misura dei domiciliari in una struttura nella zona di Voghera. I giudici si sono riservati di decidere.

 

Le tappe della vicenda sono note. 11 Luglio 2021, domenica pomeriggio. Agostina Barbieri, sposata con Luciano Giacobone dal 1990, stanca di vessazioni e maltrattamenti, addormenta il marito con un sonnifero e lo strangola con un laccio di scarpe. In seguito, chiama i Carabinieri e si dichiara colpevole. La donna, secondo le indagini, aveva paura di ulteriori violenze. Violenze che aumentavano da mesi, culminate durante la settimana di Pasqua e riprese proprio nella mattina del giorno 11.

 

La Barbieri, da subito, aveva dichiarato di essere la sola responsabile del gesto, escludendo il figlio dalla intera vicenda. Aveva spiegato ai Carabinieri la sua situazione, compreso il fatto che stava cercando l’aiuto di uno specialista che potesse risolvere le sue sofferenze ma soprattutto le tensioni del marito.

 

La prossima udienza è in calendario per il 7 marzo. Intanto, però, il paese della bassa val Borbera ha deciso di schierarsi dalla parte della donna. Infatti, sono state raccolte oltre 300 firme a difesa di Agostina Barbieri. “Ti chiediamo scusa per non aver capito prima fino a che punto era arrivata la tua disperazione. Comunque vada il processo, vogliamo farti sapere che tutto il paese è con te, con Rina e Andrea”. Si legge nel biglietto.