Covid, la variante Omicron spaventa il nostro Paese

Sono 31.901 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte. A 2.532 è stata somministrata la seconda dose, a 26.131 la terza dose.

 

I contagi diminuiscono, rispetto a ieri. Infatti, la cifra scende a 1110 pazienti positivi. La situazione nella nostra zona. Novi con 49 e Bosio con 26 si confermano i comuni maggiormente colpiti, dove i numeri non sembrano decrescere. Segue Gavi con 22, mentre tutti gli altri paesi presentano numeri molto meno preoccupanti.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 37 (+3 rispetto a ieri).I ricoverati non in terapia intensiva sono 419 (+ 6 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.469. Quattro persone sono decedute per cause legate al Covid, di cui due oggi, mentre i guariti ammontano a e 382.895 (+ 421 rispetto a ieri).

Il raffronto con il 2020 e la variante Omicron

Al di là dei numeri attuali, occorre concentrarci anche sul confronto con i dati del 2020 e provare a guardare al futuro prossimo, a tratti grigio a causa della nuova variante Omicron. Secondo “Il Sole 24 ore”, i ricoverati in area medica il 3 dicembre 2020 erano 31.772, contro 5.385 del 3 dicembre 2021. I ricoverati in terapia intensiva 3.597 contro 708. Questo nonostante il virus dello scorso anno fosse molto meno contagioso di quello attuale: R0 2,5 contro 8,0.

 

Le ricadute che i vaccini possono avere sulla variante Omicron, ad oggi, risultano ignote. La curva del contagio, sempre secondo “Il Sole 24 ore”, sembra destinata a crescere per almeno 2-3 settimane prima di raggiungere il picco che prelude a una diminuzione dei casi. Con un enorme punto di domanda, ovvero: un’eventuale diffusione su larga scala della variante Omicron. Proprio questa incognita rafforza la necessità di una rapidissima campagna vaccinale di terze dosi. Anche nella fascia dei pazienti più piccoli, ovvero quella tra i 5 e gli 11 anni.