Finisce a reti inviolate l’ultima partita della Novese
Pari a reti inviolate nel posticipo di ieri tra la Novese e la Luese. I monferrini giocano al Centogrigio e avevano chiesto il posticipo alle 17:30 di domenica. Ecco quindi una partita classica da pareggio quella del sintetico alessandrino. Due squadre che sul campo hanno giocato alla pari. La differenza sostanziale è che i biancocelesti sono nati e costruiti con preciso occhio economico. La Luese invece punta al salto di categoria con un organico di prima qualità.
Mister Greco ha ritrovato sulla panchina avversaria il suo mentore, Roberto Adamo. Ma la Novese non si è fatta intimidire, e proprio il suo tecnico ha avuto risposte da un gruppo giovane con i giusti stimoli. Rispetto al San Giacomo la Novese è parsa più solida, più matura e meno in balia degli eventi e dell’avversario. Infatti la compagine di Novi ha tante potenzialità inespresse, con margini di miglioramento enormi. Certo, serve che il gruppo trovi quella maturità che chi ha vent’anni non può e non deve avere, ma ci sarà tempo.
I veterani stanno togliendo le pressioni più complicate ai ragazzi, permettendogli di crescere. Russo, ad esempio, in campo non ha risposto alle provocazioni degli avversari per aiutare la squadra. Un atteggiamento di chi è consapevole che il bene del gruppo e la crescita dello spogliatoio passano anche da gesti di responsabilità e intelligenza di questo tipo.
Magari la Novese non è la squadra più attrezzata per vincere il campionato. Però siamo sicuri che i biancocelesti arriveranno lontano, dando sempre il meglio. Dalla loro parte hanno l’entusiasmo dell’inesperienza e la voglia di vincere e di primeggiare dei veterani.