Secondo Coldiretti, le nocciole piemontesi restano di ottima qualità
Lieve calo nella produzione. Ottima qualità del prodotto. Questa, in sintesi, la prospettiva sulle nocciole piemontesi per questo 2021 a raccolta appena iniziata. Secondo Coldiretti, infatti, nonostante una piccola diminuzione quantitativa, rimane un elevato livello nella qualità.
“La Nocciola Piemonte Igp anche quest’anno risulta eccellente. Una coltura che si sta fortemente specializzando e che preserva la biodiversità dei nostri territori” confermano Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale. Ottimismo, ma con un pensiero rivolto alla concorrenza che arriva dalla Turchia. “I prezzi delle nocciole turche – proseguono – sono medio alti per cui bisogna tener conto di questo parametro per definire il giusto prezzo di quelle piemontesi.
Inoltre, ricordano da Coldiretti, una altra differenza, mostrata anche nel documentario Né Tonda né Gentile del giornalista Stefano Rogliatti, viene dal fatto che le nocciole turche derivano dallo sfruttamento della manodopera. “La produzione di nocciole in Piemonte – ricordano Moncalvo e Rivarossa – viene svolta secondo i migliori standard e garantisce un importante livello di occupazione stagionale, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori”. Una differenza importante e netta da quanto avviene in altri Paesi extraeuropei. Una sostanziale diversità nei confronti del nostro prodotto, una eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, come affermato da Coldiretti Piemonte.