La passerella dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni a Bosio rifatta integralmente
Passa vicino a castagni secolari, orto didattico, lavatoio “delle donne” e frutteto storico. È la passerella di legno dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni. Integralmente rifatta, lungo il sentiero che porta al Teatro nella Natura. Passando di fianco ai monumentali castagni secolari, all’orto didattico, al vecchio “lavatoio delle donne” (oggi zona umida ideale per gli anfibi). E infine il frutteto-collezione, con le varietà storiche di melo, pero, susino e castagno.
I lavori eseguiti in economia dagli operai e dai guardiaparco delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. Anche con la preziosa collaborazione degli operai del Settore Tecnico della Regione Piemonte.
Organizzato a circuiti o percorsi, l’Ecomuseo vive sul positivo impatto che riesce ad avere sulla popolazione residente. Accrescendo anche il benessere economico basandosi sugli aspetti storici e naturalistici esistenti, da recuperare e riscoprire. Percorsi verdi nel parco, aree attrezzate a didattica ambientale, siti museali chiusi e aperti sul territorio e turismo sono le basi dell’Ecomuseo dell’Oltregiogo.
La storia dell’Ecomuseo
L’Ecomuseo di Cascina Moglioni è stato realizzato attraverso il recupero di un gruppo di edifici rurali. Edifici pertinenti alla cascina denominata Moglioni e mediante il ripristino, nei terreni annessi, di alcune delle attività produttive tradizionali (su tutte la coltivazione del castagno).
Nelle aree circostanti, ripresa la regimazione del bosco con la suddivisione del castagneto in tre fasce. Con esse un relativo percorso guidato che ne illustra le diverse valenze ecologiche.
Ripristinato anche il pascolo arborato con esemplari di specie da frutto per la conservazione dei cultivar locali. Poi un rovereto per la ricostruzione delle tecniche di “addomesticamento” degli alberi finalizzate all’ottenimento di assortimenti navali.
L’Ecomuseo, partendo dal recupero di Cascina Moglioni, permetterà di svilupparsi attraverso la forma di Turismo Sostenibile. La migliore soluzione per aree europee con caratteristiche analoghe a quelle di Marcarolo, permettendo anche di basare sulle radici della cultura storica e rurale, quella rivalutazione e quello sviluppo necessario.