La Biblioteca Civica avrà presto un nuovo impianto antincendio e potrà quindi ottenere la relativa certificazione

 

 

Alla fine di luglio il Consiglio comunale ha approvato la manovra di bilancio con cui ha finanziato diverse opere e in particolare ha destinato per questo intervento 355.000 euro. Una somma in parte finanziata con contributi dello Stato e in parte con fondi comunali, che interessa la Biblioteca Civica di Novi.

 

Nei giorni scorsi pubblicata all’Albo Pretorio la determinazione firmata dall’architetto Grassi, dirigente del Settore Lavori Pubblici e Urbanistica. Con essa vengono fissate le regole della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori.

 

 

“È dal 2001 che questo impianto non è più a norma di leggechiarisce il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Diego Acciliper cui abbiamo dovuto eseguire un intervento molto radicale. Non è mai stato fatto nessun aggiornamento da allora. Praticamente va interamente rifatto, allarmi, sensori, prese, sarà tutto nuovo e a norma di legge. Interverremo anche sulla caldaia e sull’impianto di riscaldamento. Questo ci consentirà di ottenere, al termine dei lavori, il certificato di prevenzione incendi, un documento fondamentale per garantire la sicurezza di quanti frequentano la biblioteca”.

 

Spesa e bando

 

La spesa complessiva ammonta a 355.000 euro, IVA compresa. La base d’asta è pari a € 266.898,47, mentre gli oneri per la sicurezza del cantiere, che non possono essere soggetti a ribasso, ammontano a € 19.440,35. La rimanenza è per spese tecniche e imprevisti in corso d’opera.

 

Il Comune ha invitato a formulare l’offerta a dieci imprese, sorteggiate tra quelle che avevano manifestato interesse rispondendo all’avviso pubblicato sul sito internet del Comune. Tra agosto e settembre si dovrebbero completare le procedure tecniche necessarie per l’affidamento dei lavori.

 

“L’impianto antincendioaggiunge Accilioggi è praticamente inutilizzabile, con i rischi che tutti possono facilmente immaginare, visto che il materiale presente in biblioteca è facilmente infiammabile. Per anni si sono corsi rischi pazzeschi. Basti pensare alla struttura edilizia della zona, una casa attaccata all’altra, e la conseguente facilità di propagazione delle fiamme. Per questa amministrazione mettere a norma gli edifici pubblici e ottenere le relative certificazioni è la priorità assoluta.”