Il CIT può respirare: prosegue il piano di salvataggio
Un Consiglio comunale lungo e denso quello di ieri sera. Ma alla fine il piano di salvataggio del CIT va avanti. La questione prosegue ormai da mesi, e qualche settimana fa non si era trovato il numero legale dei consiglieri per poter votare. Questa volta invece la presenza di Marco Bertoli del gruppo Solo Novi ha permesso alla mozione di passare, nonostante la sua astensione.
Approvato lo schema di statuto e dei patti parasociali da aggiungere nel bando di gara a doppio oggetto per la cessione di quote del CIT.
Le votazioni per la delibera si sono svolte così. Sette i favorevoli, tra cui il Sindaco, i quattro Consiglieri della Lega (Perocchio, Gatti, Moncalvo, Baruffa), Oscar Poletto per Forza Italia e Luciano Saracino per Fratelli d’Italia.
Sei invece i contrari. Tra loro Lucia Zippo dei Cinque Stelle e il gruppo dei Democratici per Novi composto da Muliere, Tedeschi, Patelli, Moro e Lolaico. Marco Bertoli invece si è astenuto. Assenti alla seduta Francesca Chessa di Fratelli d’Italia e gli altri due membri di Solo Novi, Sabbadin e Bonvini, già assenti nelle precedenti riunioni.
L’assessore Maurizio Delfino durante la seduta ha letto l’accordo raggiunto con i rappresentanti sindacali. Intervenuto anche Fabio Poddighe, delegato sindacale che ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto tra le due parti, esortando tutti a lavorare per salvare il CIT.
L’accordo prevede l’inserimento delle “clausole sociali”, anche se sulla delibera di gara per l’ingresso del socio privato saranno denominate diversamente, come previsto dalla legge. Il partner privato dovrà quindi tenere conto che, se vorrà rilevare l’85% delle quote azionarie, non potrà ridurre l’attuale forza lavoro.
Giovedì tocca invece all’assemblea dei soci del CIT, che dovrà esaminare la delibera di salvataggio.