In attesa della sentenza sulla crisi del CIT, i partiti dicono la loro

C’è una città e non solo che aspetta la sentenza della magistratura sulla crisi del CIT. Il Consorzio Intercomunale trasporti sta vivendo le sue ore più buie proprio nei momenti in cui scriviamo. Una lunga ed estenuante attesa, con i dipendenti ormai giunti alla esasperazione. Nemmeno l’ultimo Consiglio comunale, svoltosi al Museo dei Campionssimi nei giorni scorsi, ha cambiato le carte in tavola. Resta solo da capire quando il giudice pubblicherà il suo responso sul tema. In caso di accettazione del concordato chi lavora per salvare il CIT dovrà provvedere nel più breve tempo possibile a indire il bando pubblico per la ricerca del socio privato e, per quanto riguarda solo il Comune di Novi, a versare la quota di sua spettanza per la ricapitalizzazione del consorzio.

Crisi CIT, la dichiarazione della maggioranza

A margine del Consiglio comunale, i gruppi di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno rilasciato un comunicato congiunto sulla questione. I partiti di maggioranza a Novi si dicono soddisfatti delle dichiarazioni dell’amministratore unico, Silvio Mazzarello, sull’erogazione della mensilità di giugno. Le tre forze politiche ritengono, inoltre, imprescindibile approvare la delega al Sindaco Cabella. Tale delega è riferita alla prossima assemblea del CIT, convocata per il prossimo 16 luglio. Lega, FI e FDI vogliono che sia il primo cittadino ad intervenire in nome e per conto della municipalità novese. Obiettivo: trovare nuovi soci per trasformare il consorzio in società pubblico/privata.

 

La posizione del Partito Democratico

Il gruppo del PD, invece, ha dichiarato solidarietà ai lavoratori dell’azienda, che stanno subendo una situazione di grave incertezza e che hanno scioperato per chiedere rassicurazioni sul proprio futuro. I consiglieri democratici hanno chiesto che vengano inseriti gli accordi di salvaguardia sociale nel bando di gara per l’individuazione di un socio privato, che dovrebbe essere pubblicato a breve.