L’Istituto di Candiolo compie 35 anni di attività
L’acronimo significa Istituto Ricerca e Cura del Cancro. Ma tanti, se non tutti, associano il nome di questo importante ente al paese del torinese in cui è situato. Candiolo. E, nei giorni scorsi, la struttura ha compiuto il suo trentacinquesimo compleanno. Una ricorrenza che ha voluto celebrare anche la Regione. Riconoscendo, infatti, all’Istituto la sua importanza e la sua centralità nel ruolo di ricerca e cura dei tanti pazienti oncologici che sono stati ricoverati a Candiolo. “La Fondazione è un orgoglio per l’intero Piemonte, in questi 35 anni di attività si è trasformata ed evoluta diventando un polo oncologico d’eccellenza a livello internazionale”, ha commentato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale.
E sul Palazzo della Giunta, nei giorni scorsi, è apparso uno striscione. Simbolico, ma di grande impatto. Una sola parola. Grazie. Un segno per richiamare l’impegno dell’Istituto di Candiolo sul territorio e per ringraziare la comunità per il sostegno fornito in questi anni, per rendere il cancro una malattia sempre più curabile. Ha proseguito Allasia. “Un grazie ai ricercatori, medici e operatori per il lavoro svolto in questi anni. La loro passione e il loro impegno hanno permesso alla Fondazione di raggiungere importanti risultati. Anche durante l’esperienza pandemica, il centro di Candiolo ha confermato la sua capacità di fare sistema, per mettersi al servizio per un intero territorio”.