Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del TAR di Lecce sull’ex Ilva

 

Un altro cambio di rotta per la vicenda ex Ilva. il Consiglio di stato annulla la sentenza del TAR di Lecce sullo spegnimento dell’area a caldo. L’attività dell’ex Ilva quindi proseguirà. La decisione del Consiglio di Stato annulla la sentenza del Tar di Lecce. La produzione nello stabilimento di Taranto può quindi proseguire.

 

La notizia risulta quindi positiva anche per lo stabilimento di Novi. La nostra struttura è infatti direttamente collegata con quella di Taranto.

 

Per Acciaierie d’Italia, la nuova società tra ArcelorMittal Italia e Invitalia, «vengono dunque a decadere, a quanto si apprende, le ipotesi di spegnimento dell’area a caldo» e di «fermata degli impianti connessi, la cui attività produttiva proseguirà con regolarità».

 

Una delle prime reazioni è quella del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: «Alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’ex Ilva, che chiarisce il quadro operativo e giuridico, il governo procederà in modo spedito. Lo farà con un piano industriale ambientalmente compatibile e nel rispetto della salute delle persone.

Obiettivo è rispondere alle esigenze dello sviluppo della filiera nazionale dell’acciaio. Accogliendo la filosofia del Pnrr recentemente approvato».

 

I magistrati hanno quindi disposto l’annullamento della sentenza del Tar di Lecce. In questo modo vengono dunque a decadere le ipotesi di spegnimento dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia e di fermata degli impianti connessi. L’attività produttiva proseguirà con regolarità. Per il Consiglio di Stato non c’è un imminente pericolo per la salute.