Massimo Subbrero di “Overall” al suo primo Giro d’Italia
Ad ammirare gli scatti di Egan Bernal, l’impresa di Damiano Caruso e le crono di Filippo Ganna, c’era anche lui. Massimo Subbrero, anima del team Overall, ha partecipato al suo primo Giro d’Italia. Lo racconta nell’ultimo numero di Panorama di Novi. Le emozioni del debutto, il vedere dal vivo i grandi campioni, la responsabilità di essere “driver” alla sua prima uscita.
Sulla ammiraglia di Shimano
Il punto di vista della Corsa Rosa, per Massimo Subbrero, è stato senza dubbio privilegiato. Alla guida dell’auto della Shimano, azienda specializzata in componenti per le biciclette, si trovava a pochi metri dagli uomini di punta della classifica. “Da anni collaboro con Shimano – spiega il numero uno di Overall – l’azienda che ha in carico l’assistenza tecnica ‘neutra’ dei ciclisti: in pratica, interveniamo quando le ammiraglie non possono farlo”. Un’esperienza tanto bella, quanto impegnativa. Infatti, il ruolo di driver delle ammiraglie, è tutt’altro che semplice. Soprattutto, in una corsa che, tra partecipanti, auto dei team, moto dei cameraman e il pubblico ai lati, obbliga chi guida alla massima attenzione e responsabilità. Muoversi, insomma, non è per nulla facile.
“Ci sono almeno quarantasei mezzi per le squadre, senza contare moto, auto di giuria e ambulanze. Spostare l’intera carovana è veramente complicato ma per fortuna – conclude Massimo – è andato tutto bene”. E, oltre alla difficoltà logistiche, si sono aggiunte quelle legate al Covid, ma per questo e altri aneddoti legati ad una esperienza unica, vi rimandiamo al numero di Panorama di Novi appena uscito.