La questione del plastico della battaglia di Novi
Un tesoro nascosto e che da alcuni anni nessuno può più vedere è in cerca di una collocazione più appropriata: è il plastico della battaglia di Novi comprendente più di duemila soldatini adesso nei locali della caserma di via Solferino. Il plastico fu realizzato nel maggio 1999 dalla Società Modellistica Novese della quale faceva parte Lucio Piazza.
Lucio Piazza, attualmente, è presidente della associazione “Novi 1799” composta da molte persone che hanno fatto parte della associazione modellistica novese. L'Associazione Novi 1799 è stata costituita con l'intento di raccogliere, catalogare e diffondere informazioni, documenti e reperti relativi alla storia di Novi.
Le parole di Lucio Piazza
Lucio Piazza parla del plastico della battaglia di Novi e dice che venne proposto al Comune di Novi dalla Società Modellistica Novese nel 1992 con la fase finale del montaggio iniziata nel settembre del 1998 e terminata nella primavera dell'anno successivo. Il plastico è di circa nove metri quadrati e l'obiettivo era quello di farlo diventare un'attrazione permanente nel futuro "Museo Civico".
“Il plastico una volta ultimato fu esposto dal mese di maggio e fino alla fine di settembre del 1999 nel foyer del teatro Romualdo Marenco. Nel 2014 - dice il presidente dell'associazione Novi 1799 - sono stati ristrutturati dei locali sotto la scuola materna di via Solferino dove è stato collocato il plastico mentre l’associazione Modellistica novese aveva cambiato nome assumendo quella di Associazione Storico Modellistica Novese".
“Le persone che avevano realizzato il plastico non ne facevano più parte, la Compagnia della Picca e del Moschetto che era una branca della associazione Modellistica Novese ha avuto l'incarico della sua gestione. Adesso il plastico è stato posto nella cantina sotto la caserma di viale Solferino e viene fatto vedere molto raramente.”
“La questione - continua Lucio Piazza - è che il Comune di Novi deve trovare un locale nel quale ospitare il plastico della battaglia di Novi in quanto quello ove attualmente è collocato, sia pure riattato, non è aperto al pubblico. L'ex sindaco Cabella, per esempio, aveva pensato e liberato una stanza presso il vecchio municipio, a palazzo Pallavicini. Si era pensato anche a uno spazio al museo del Campionissimi ove adesso si parla di creare un polo museale.”
(red)