Le parole dei lavoratori del Gruppo ACOS

Non si ferma la bagarre tra Gruppo ACOS/Gestione Acqua e l'Egato6: prima il comunicato di Gestione Acqua, poi il botta e risposta tra PD e Lega. Ora il comunicato dei lavoratori del Gruppo ACOS, riunitisi apposta per commentare tutta la questione. Ecco le loro parole.

 

Il comunicato delle RSU del Gruppo ACOS

Noi, lavoratori del Gruppo ACOS, riuniti oggi, 11/02/2025 in assemblea sindacale, esprimiamo preoccupazione per le recenti decisioni dell'Egato6, che mettono a rischio il servizio idrico essenziale per il territorio e la nostra stabilità occupazionale. Ancora una volta, il Gruppo ACOS si trova ad affrontare attacchi che mettono in pericolo un servizio essenziale per il territorio, minacciando i 340 posti di lavoro, le professionalità e le maestranze che da anni operano con dedizione, per la gestione di servizi fondamentali per i cittadini e le imprese: acqua, gas, energia, rifiuti ed efficientamento energetico.

La delibera 42 dell'Egato6, che di fatto esclude Gestione Acqua come gestore del servizio idrico, è stata adottata sulla base di semplici "interlocuzioni" con il Ministero e non di documenti ufficiali, nonostante la stessa Regione Piemonte abbia confermato la validità dell’affidamento attuale dei tre gestori fino al 2034. Questa decisione crea una situazione di forte disagio e incertezza sia per il servizio idrico che per i lavoratori coinvolti, mettendo a rischio la stabilità di un sistema che da sempre ha garantito efficienza e qualità ai cittadini.

Le aziende del Gruppo ACOS rappresentano l’unica multiutility sana del territorio, garantendo ai cittadini un servizio di qualità e generando valore per gli azionisti, costituiti in maggioranza dagli stessi comuni. È fondamentale tutelare questa realtà solida, evitando che eventuali dinamiche speculative possano comprometterne la stabilità, con ripercussioni negative sia per i lavoratori che per l’intera comunità.

Le recenti vicende della nostra gemella alessandrina, AMAG, culminate nello sciopero dei lavoratori del 10/02/2025, che ha riscontrato un’altissima adesione, sono la chiara dimostrazione di quanto sta accadendo.

 

Le richieste:

  • Tutela delle professionalità e di tutti i 340 posti di lavoro;
  • Salvaguardia della qualità e continuità del servizio;
  • Trasparenza e coinvolgimento nelle decisioni;
  • Confronto con le istituzioni per garantire un futuro certo;
  • Difendiamo il nostro lavoro e un servizio essenziale per il territorio;
  • Difendiamo, come previsto dalla legge, l'attuale concessione idrica fino al 2034.