I Forestali a Cassano
Nel Comune di Cassano un’attività molto particolare alla quale hanno assistito e partecipato i Carabinieri del Nucleo CITES di Alessandria nei giorni scorsi. Ogni anno, infatti, nei mesi di maggio, giugno e luglio, all’interno di ogni decade, viene svolta l’attività di cattura, ai fini dell’inanellamento a scopo scientifico, dell’avifauna presente sul territorio. Tutto ciò nell’ambito del Progetto Nazionale coordinato dall’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di Ozzano Emilia (BO) denominato MONITring – Sessione Riproduttiva che ha lo scopo di valutare il successo riproduttivo delle specie presenti e nidificanti nei nostri ecosistemi. Agli esemplari catturati, tramite apposite reti, viene apposto, nella zampetta destra, un piccolo anello metallico con impresso un codice alfanumerico e lo Stato, nel nostro caso Italy, in cui è avvenuto l’inanellamento. Al termine delle operazioni, della durata di pochi minuti, si procede all’immediata liberazione dei soggetti catturati che, grazie all’anellino, d’ora in avanti, saranno “univocamente riconoscibili” in qualunque altro Stato del mondo in cui l’esemplare dovesse essere ricatturato.
L’intera attività viene gestita e coordinata dall’inanellatore ISPRA Silvio Varagnolo che è il Responsabile del Centro di Inanellamento della Provincia di Alessandria e che viene coadiuvato nella sua attività di cattura e inanellamento da personale del Servizio di Vigilanza Faunistica della Provincia, dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e da alcuni componenti del Gruppo Naturalisti di Stazzano che gestiscono anche il Museo Civico di Storia Naturale di Stazzano. Il Centro di inanellamento, riconosciuto con determina dirigenziale della Provincia di Alessandria, è stato dedicato alla memoria di Fabrizio Silvano, stazzanese, appassionato ornitologo autodidatta e inanellatore I.S.P.R.A. prematuramente scomparso.
Presenti sul posto anche gli studenti della classe quarta della scuola primaria “Leonardo da Vinci” di Pasturana che hanno mostrato grande interesse, curiosità, arricchendo con molte domande questa piccola “attività di formazione” alla quale hanno partecipato anche i militari.
Molti gli esemplari catturati e inanellati, appartenenti a diverse specie quali il Gruccione, il Canapino, il Pettirosso, il Martin Pescatore, la Cinciallegra e l’Averla Piccola, l’Assiolo e perché no anche qualche Merlo, Storno e Usignolo. Per ognuno di loro i militari hanno avuto la possibilità di osservarli da vicino, comprenderne alcune caratteristiche distintive della specie e acquisire informazioni utili per il loro riconoscimento. Questo, infatti, costituisce il punto di partenza fondamentale per i Carabinieri Forestali che hanno il precipuo compito di tutelare l’avifauna protetta (da normative nazionali ed europee) e svolgere attività di contrasto al fenomeno del bracconaggio.