La storia del Forno Pulini di Bosio

 

Il caffè è sulla moka che gorgheggia, mentre canestrelli e baci di dama sono già sul tavolone di marmo con tre sedie pronte a ospitare una piacevole chiacchierata. Aria di casa, anche per chi scrive e, non appena varca la porta del retrobottega si sente dire. «Lo sapevi che mio nonno era il fornaio nel negozio del tuo bisnonno?». Una piacevole sorpresa, quella che racconta Maria Alba Merlo, per tutti a Bosio e non solo, ‘Pucci’. Seconda generazione del forno ‘Pulini’. La terza è rappresentata dal figlio Emiliano.

Sono loro gli attori principali di questa storia che racconta di prelibatezze locali, memoria e modernizzazione. Senza dimenticare l’amore per il proprio paese. La voglia di lottare e tenere duro, in barba allo spopolamento delle valli di montagna e delle decisioni, spesso insensate, di chi lascia i piccoli artigiani al loro complesso destino. Sono quasi le sette e l’ultimo cliente ha salutato pochi minuti fa. La luce di fine inverno cala anche su questo borgo adagiato sotto il monte Tobbio. Prima di chiudere la serranda, c’è qualche minuto di tempo per parlare. Il filo della narrazione lo lasciamo a Emiliano, mentre Pucci interviene di tanto in tanto, memoria storica tra il banco pieno di delizie dolci e salate.

 

Trovate il racconto del Forno di Bosio nel numero di Panorama di Novi in edicola, a cura di Giovanni Guido.