La conferma ieri dal Governo nel tavolo a Palazzo Chigi sulla vertenza ex Ilva
L’ex Ilva ormai verso l’amministrazione straordinaria e la nomina dei commissari straordinari. E’ quanto è stato annunciato ieri dal Governo nel corso del tavolo a Palazzo Chigi sulla vertenza ex Ilva. Ieri a Roma il Governo ha incontrato sia i rappresentanti dell’indotto, sia le organizzazioni sindacali in due distinti incontri
“Nel corso della prima riunione, il Governo ha informato le imprese dell’indotto sugli ultimi sviluppi della procedura in corso per salvaguardare la continuità produttiva dell’azienda. In particolare, l’Esecutivo ha illustrato i provvedimenti già adottati per la tutela dei lavoratori e delle aziende dell’indotto e ha annunciato l’intenzione di mettere in campo un ammortizzatore sociale unico.” – si legge in una nota stampa del Governo.
In merito alla richiesta di amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia avanzata al Mimit da Invitalia Spa, il Governo ha riferito che “a giorni saranno nominati i commissari straordinari, assicurando che la scelta ricadrà su figure che abbiano una professionalità e una competenza specifica nel settore siderurgico e una conoscenza diretta degli impianti.”
“Come Fiom-Cgil chiediamo che non si perda altro tempo, Governo e commissari garantiscano lavoratori, produzione, salute e ambiente. – ha commentato il segretario generale Fiom-Cgil, Michele de Palma – L’amministrazione straordinaria è una scelta del Governo su cui abbiamo chiesto chiarimenti. C’è una prima questione che riguarda i tempi. In tutti gli stabilimenti c’è il rischio del fermo degli impianti. Questo rischio va assolutamente scongiurato. Occorre garantire nello stesso tempo la continuità aziendale e la continuità produttiva. Su questo punto abbiamo chiesto di modificare il decreto in sede di conversione per assicurare la continuità produttiva anche per l’indotto e la garanzia degli ammortizzatori sociali”.
Infine De Palma aggiunge: “Sul tema delle risorse, è evidente che i 320 milioni di euro non bastano a rilanciare la produzione di acciaio e nel frattempo ad avviare il percorso per la decarbonizzazione. Il Governo deve prevedere tutti gli investimenti necessari per salvare l’ex Ilva e la produzione dell’acciaio nel nostro Paese”.