La piazza davanti alla Chiesa di San Nicolò dedicata a Monsignor Pietro Gambarotta
Nel tardo pomeriggio di ieri, dopo la messa delle 18, a Pozzolo Formigaro è stata dedicata la piazza antistante la Chiesa di San Nicolò a Monsignor Pietro Gambarotta.
Don Pietro arrivò nella Parrocchia di San Nicolò il 19 dicembre 1954, succedendo il suo illustro predecessore don Giovanni Gazzola proprio quando la comunità parrocchiale doveva fare i conti con la decisione dell’allora Vescovo di Tortona di dividere territorialmente le due parrocchie presenti in paese e non più per famiglia o casa.
“A detta di tutti la parrocchia di San Nicolò aveva bisogno di una guida ferma, decisa, risoluta, ma soprattutto combattiva. Per troppi anni la chiesa “fuori le mura” era stata subalterna a quella di San Martino e la nuova divisione parrocchiale aveva ulteriormente acuito il problema.
Il Vescovo aveva così pensato a don Pietro Gambarotta, perché era della zona, nativo della frazione Merella di Novi Ligure, e aveva frequentato le scuole a Pozzolo; inoltre, era già inserito e conosciuto nel mondo del lavoro come Cappellano delle fabbriche, quindi ben conosciuto dai pozzolesi. – ricorda Marcello Ghiglione – Don Gambarotta si rivelò l’uomo giusto per la sua risolutezza, per le sue prese di posizione, anche politiche, e per la combattività nel riuscire sempre a raggiungere il traguardo prefissatosi, nella miriade di iniziative che coinvolgevano la parrocchia di San Nicolò. L’instancabile dinamismo di Don Pietro, il suo modo signorile di presentarsi, unite a un’imponente presenza scenica, ebbero ben presto una particolare presa sui fedeli che partecipavano alla Messa domenicale, alle numerose gite parrocchiali ed alle varie attività dell’oratorio.”
Grazie a Don Pietro, nel 1970 venne costruito il salone-teatro intitolato al sacerdote musicista don Lorenzo Perosi, adibito per un lungo periodo a sala cinematografica.
“Ormai in procinto di percorrere l’ultimo tratto di vita terrena, il combattivo Monsignore, divenuto tale nel 1991, progetta per la ‘sua’ chiesa un’ultima grande opera consistente nella completa restaurazione, avvenuta nell’anno 2004, della torre campanaria. – ricorda ancora Ghiglione – Quattro anni più tardi Monsignor Gambarotta lascia San Nicolò per tornare a vivere nella natia cascina di Merella, la ‘Romagnana’, ed occuparsi della piccola chiesa della frazione di Novi, là dove aveva celebrato la Santa Messa nel gennaio del 1944, pochi giorni dopo la sua ordinazione sacerdotale”.
Foto dal profilo Facebook di Marcello Ghiglione.