Bruno Ferretti lancia un appello affinché si trovi una soluzione per l’accesso ai disabili dai parcheggi alla stazione
Sono stati riaperti pochi giorni fa i parcheggi di corso Marenco adiacenti alla stazione ferroviaria, dopo i lavori di riqualificazione effettuati grazie a 165 mila euro. Un intervento interamente finanziato grazie ai fondi ottenuti dalla realizzazione del Terzo Valico e che hanno permesso la realizzazione della pavimentazione in asfalto e e il posizionamento di una ringhiera in ferro al posto della vecchia barriera in cemento. Inoltre, è stata realizzata la nuova segnaletica orizzontale, grazie alla quale sono stati razionalizzati e ordinati 64 stalli di sosta tutti gratuiti, oltre a tre riservati alle persone disabili e a un’area per ciclomotori. A completare il tutto, l’installazione di nuovi punti luce che si aggiungono all’illuminazione pubblica già presente nella via sottostante.
Un cambiamento notevole per l’area, che prima presentava una pavimentazione in ghiaia e senza segnaletica ed era completamente al buio, ma che secondo l’ex disability manager Bruno Ferretti non è totalmente adeguata a chi presenta delle disabilità soprattutto per le modalità di accesso e uscita dal parcheggio per raggiungere la stazione. L’area del parcheggio più vicina all’accesso alla stazione e ai binari è stata infatti chiusa, costringendo coloro che devono raggiungere la stazione a farlo attraverso una discesa ancora in ciottolato e poco sicura per chi utilizza una carrozzina o è non vedente, o attraverso la già presente scaletta in ferro per poi proseguire lungo il marciapiede di corso Marenco.
“Nel parcheggio ci sono tre stalli per disabili, quindi ci deve essere anche un passaggio che sia idoneo per queste persone e non soltanto una discesa pericolosa con ciottolo o una scaletta non accessibile a chi è in carrozzina, o pericolosa per non vedenti. – spiega Ferretti in un video pubblicato sui social – C’è una discesa che è stata fatta da coloro che gestiscono il bar nei pressi della stazione di cui adesso non si può più usufruire perché l’area è stata chiusa. Basterebbe un pezzettino aperto per poter accedere ai binari.”
“Quella scaletta e quella discesa sono sinceramente il segno di una poca attenzione rivolta verso il mondo della disabilità. Novi Ligure è una delle tantissime fermate ferroviarie che non è accessibile, nel senso che se una persona con disabilità deve raggiungere il secondo binario purtroppo deve chiamare la Sala Blu, e siamo tra i pochi fortunati che possono usufruire di questo servizio di assistenza, ma in ogni caso non c’è modo di accedere alle vetture dei treni perché c’è un’altezza non congrua per poter salire. Per non parlare delle persone non vedenti, poiché le uscite che sono state lasciate non vanno assolutamente bene. Chiedo al sindaco e ai tecnici del comune un aiuto e un’attenzione affinché il problema venga risolto prima che l’area venga ridata in mano a Rfi” – conclude Ferretti.