Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia sulla sicurezza all’aeroporto di Novi

“L’aeroporto Mossi di Novi? Dopo la mia denuncia su di una mancata sicurezza della struttura all’inizio di maggio, all’inizio di luglio c’è stato un altro incidente quando sono precipitati due alianti e i piloti  e un passeggero si sono dovuti  lanciare con il paracadute salvandosi fortunosamente”: così inizia l’intervista a Vincenzo Ferrarese, coordinatore cittadino della formazione politica Fratelli d’Italia. All’inizio del mese di maggio, in campagna elettorale per le amministrative che si sono svolte a Novi, Vincenzo Ferrarese a nome dei Fratelli d’Italia aveva realizzato un messaggio su YouTube nel quale rivendicava attenzione per la questione della sicurezza all’aeroporto di Novi, rilevando che l’ultima amministrazione comunale a intervenirvi era stata quella con sindaco Mario Lovelli, circa vent’anni fa.

“E – dice Vincenzo Ferrarese – all’aeroporto di Novi gli incidenti, nel corso del tempo, sono stati molto frequenti. Al punto che l’Enac, ovvero l’Ente nazionale per l’aviazione civile, lo  ha posto sotto osservazione.”

“Nel programma del sindaco Rocchino Muliere – afferma Vincenzo Ferraresse – c’è scritto di aumentare la funzionalità dell’aeroporto e siamo tutti d’accordo, per esempio, se diventasse punto di riferimento della Protezione civile. Se vi sarà ospitata una scuola di droni si dovrà stare molto attenti in quanto si dovrà far convivere nella struttura i paracadutisti, gli alianti, gli aerei e i droni. Nulla in contrario nella presenza di una scuola per la formazione di piloti soprattutto se il titolare didattico è una persona qualificata come un ex pilota della Alitalia.”

“Tengo a precisare – puntualizza il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – che io sono pilota di alianti, ho  pilotato per  tanti anni gli alianti all’aeroporto di Novi e conosco tutte le procedure. Quello che secondo me manca all’aeroporto Mossi è un’attenzione da parte del comune di Novi in ordine all’adozione di  un regolamento che dia degli indirizzi sui sorvoli della zona, soprattutto di quella abitata. Quello che ritengo essere importante è un tavolo di dialogo tra il comune di Novi e le persone e le associazioni che a vario titolo si attivano  nell’aeroporto Mossi  e il cielo di Novi.”

“Non è possibile – rileva Vincenzo Ferrarese – che venga lasciato tutto al caso e che solo per una questione di fortuna non capiti una strage. E’ questo il problema che mi pongo io.”

“Voglio inoltre fare notare – dice Vincenzo Ferrarese – che la pista dell’aeroporto di Novi è molto lunga. Un aeroporto che fa parte del Demanio dello Stato, gestito tramite convenzione dalla associazione Homo Volants.”

“Ripeto – afferma Vincenzo Ferrarese – il comune di Novi dovrebbe realizzare una regolamentazione condivisa a tavolino con chi  fruisce dell’aeroporto Mossi e valutare la possibilità di promuoverne un utilizzo anche professionale. Una cosa che dovrebbe portare a una attenzione maggiore per quanto riguarda la sicurezza.”

“Vero, l’aeroporto Mossi – rileva il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – è demaniale ma il sindaco e l’amministrazione comunale sono titolari della sicurezza del territorio e quindi l’intromissione negli affari dell’aeroporto è dovuta. Il sindaco di Novi deve avere un quadro preciso degli orari in cui gli aerei intendono decollare, quali sono le vie di fuga in caso di emergenza per il decollo o l’atterraggio, quali zone di Novi vengono sorvolate. Voglio far notare che taluni atterraggi di alianti avvengono nelle vicinanze dell’abitato di via Crispi.”

“Tutte cose – conclude Vincenzo Ferrarese – che vanno riviste e che non possono essere lasciate esclusivamente ai soggetti che vi svolgono le attività. Il comune di Novi deve farsi parte attiva sulla questione. E ci sono tanti sindaci di comuni che si trovano nella situazione di Novi e che adottano delle ordinanze per regolamentare i voli sul loro territorio. E come Fratelli d’Italia, alla ripresa della attività politica, solleveremo la questione della sicurezza.”

 

(m.p.)