Tante le idee del presidente della Pro Loco in merito al progetto di riqualificazione del Parco Castello
Quella della cabinovia come soluzione per facilitare l’accesso al Parco Castello è stata solo una delle idee proposte dal presidente della Pro Loco Marco Barbagelata in merito al progetto di riqualificazione del parco.
In un dettagliato comunicato stampa, il presidente della Pro Loco del Parco Castello ha elencato una serie di interventi che premetterebbero di migliorare “un’ area verde molto significativa della città, un luogo storico e naturale adatto a passeggiate, attività sportive, di meditazione e lettura, per grandi, bambini e amici a quattro zampe ed un motivo di attrazione per i cittadini, per una gita fuori porta oper essere inserita in un tour turistico”, sottolinea Barbagelata.
“Già nei primi incontri sono state evidenziate mancanze che, con poche variazione, lo renderebbero da subito già più sicuro ad esempio utilizzando i cancelli con apertura programmata e con tessere personalizzate che registrino l’accesso, più attenzione ai pets con uno sgambatoio per gli animali nel quale io aggiungerei, utilizzando i tronchi degli alberi secchi o malati abbattuti, degli ostacoli che rendano anche per il cane più divertente lo spazio” – spiega Barbagelata.
Barbagelata ha poi dimostrato un’apprezzamento per l’idea proposta da Acos, ma poi accantonata negli anni scorsi, di recuperare il Museo delle Energie Ecologiche nella struttura dei vasconi dell’acquedotto e anche quella del dott. Fusco di un museo verticale lungo la torre “magari con una logica multimediale che crei anche atmosfere speciali, a questo io aggiungerei QR code sulle piante avendo una tale varietà nell’orto botanico, così da divenire motivo di visita sia da parte dei turisti in genere e maggiormente da parte delle comitive studentesche, concedendo alcuni spazi per i laboratori ad esempio per il corso di Agraria tenuto dall’Istituto Ciampini Boccardo”, aggiunge il presidente della pro loco.
Inoltre, tra le proposte anche quella di riutilizzare le piante abbattute mettendo a disposizione i tronchi “per scultori e pittori del legno che, attraverso un concorso artistico, potrebbero rendere ancora più attraente una passeggiata nel bosco”. E poi l’area sportiva “con integrazione di un sistema che, per chi corre sull’anello naturale esistente, permetta di rilevare velocità, percorso eseguito e dati anche sullo stato di salute attraverso una semplice app sono funzioni che renderanno ancora più frequentato il parco”.
“La mia visione di Parco Castello va integrato in un progetto turistico, che coinvolgerebbe tanti altri elementi della città. – prosegue Barbagelata – Già oggi, con piccoli interventi, sarebbe un preciso pacchetto turistico se unito ai sotterranei, a palazzo Durazzo e palazzo Dellepiane ad esempio, ma in una proposta più ampia muoverebbe il turista nel centro storico e non solo. Questo però richiederebbe un’opportuna segnaletica e cartellonistica per indicare e promuovere il parco che, ad oggi, non esiste. Inoltre un infopoint che funzioni in questa direzione, anzi anche uno fornito di merchandising e di area laboratori, potrebbero essere collocato nell’ex casa del custode nel parco”.
“Lo scorso mese ci hanno visitato turisti dall’Inghilterra, la scorsa settimana austriaci e francesi, stamattina una signora americana ma a noi basterebbe che questo progetto aiuti Novi a tornare centro zona della gita fuori porta.” – conclude Barbagelata.