Due buone notizie per i pendolari novesi
Buone notizie per i pendolari novesi che devono recarsi per lavoro e per studio a Milano e Pavia. Nel corso di una riunione tra l’associazione pendolari MI.MO.AL, Regione Lombardia, RFI e Trenord sull’andamento del servizio e sul cambio di orario in vista del periodo estivo, sono state annunciate due notizie che i pendolari novesi aspettavano da tempo.
La prima, come indicato nel resoconto della riunione, è che vi sarà “da dicembre il ripristino di un binario tra Tortona e Rivalta Scrivia che insieme al binario già ripristinato tra Rivalta Scrivia e Novi ligure permetterà il ripristino dei servizi su Arquata Scrivia via Novi Ligure”. Un’ottima notizia poiché permetterà a Novi Ligure di tornare finalmente a essere collegata su ferro a Milano dopo quasi sette anni dalla chiusura della linea tra Novi e Tortona, collegata solo da “scomodi e avventurosi viaggi in autobus”, come spiegato dal presidente dell’Apn Andrea Pernigotti che ha dato l’annuncio attraverso un comunicato stampa.
“Riteniamo inconcepibile che una città industriale e turistica di 30.000 sita a 90 km da Milano possa stare così tanto tempo isolata dalla principale metropoli padana, quasi a ribadire il mantra ossessivo dei detrattori della ferrovia che ripete che il treno ha ormai 200 anni ed è obsoleto e costoso, mentre la realtà è completamente diversa perché il treno è e sarà il principale vettore della transizione ecologica in chiave di trasporto pubblico” – aggiunge sulla questione Andrea Pernigotti.
La seconda notizia è invece la sostituzione sulla linea dei treni modello “Casaralta” con i moderni elettrotreni modello “Caravaggio”.
“Finalmente smetteremo di viaggiare sulle scomode carrozze a doppio piano di mezzo secolo e cominceremo a viaggiare sui modernissimi elettrotreni a potenza distribuita (motori su ogni carrozza) caratterizzati da grande accelerazione, frenata dolce e progressiva e grande stabilità di marcia, oltre a tutti i comfort tipici dei treni moderni come aria condizionata che funziona, servizi all’altezza della situazione e alimentazione 230 V e USB ad ogni postazione.” – spiega Pernigotti.
Pernigotti conclude il comunicato dicendo “Manteniamo tutti quanti l’attenzione affinché le promesse ancorché ufficiali si trasformino in realtà”.