I risultati dell’Atletica Novese impegnata i diverse gare nel fine settimana
Un fine settimana impegnativo per l’Atletica Novese, presente in 12 differenti campi gara. Gli atleti novesi hanno partecipato al Trail del Monte Soglio dove Giuseppe Piccioni è riuscito a portare a termine la gara nonostante le difficoltà nel percorso, e alla Mezza di Aosta, dove Luigi Macciò ha portato a casa un tempo finale di 1h49’36’’.
Tanti i biancocelesti che hanno gareggiato nella gara “Sulle Colline di Nizza” dove i novesi Livio Denegri e Hicham Dhimi hanno sfiorato la vittoria per soli 2 minuti di distacco, mentre nella categoria femminile Teresa Repetto ha portato a casa un quarto posto chiudendo in 47’13’’ e risultando la seconda miglior SF35 in gara. E poi i ragazzi nel CdS a Vercelli, la gara preserale di Visone, il Meeting in pista di Santadi, la prova di triathlon a Viareggio.
Notevole la prestazione di Vincenzo La Camera ai Campionati italiani di prove multiple a Campi Bisenzio, nel quale l’atleta novese si è impegnato nel decathlon conquistando un titolo italiano in una specialità con 4634 punti. Si tratta della settima misura ottenuta in
Italia dal 2014 ad oggi per la categoria di appartenenza.
“La prima giornata del decathlon mi ha visto impegnato in cinque gare: 100mt, lungo, peso, alto, 400mt. Poche gioie nelle prove più “mie” e molte lacrime: nei 100, nel lungo e nell’alto ho fatto buone cose ma nel peso e nel giro di pista ho ottenuto meno di quanto volessi. A sera mi è rimasta la speranza di rifarmi, anche se le gare per me più adatte erano già in archivio. Ma le cose girano in fretta e la seconda giornata del mio decathlon è iniziata nel migliore dei modi.” – spiega l’atleta.
La Camera ottiene un buon punteggio negli 80 hs, seconda gara il disco e terza l’asta nella quale l’atleta fa tre nulli e zero punti. Dopo un breve riposo però La Camera torna in pedana per il giavellotto dove riesce a mantenere il suo pb.
“Finalmente alle 16 l’ultima fatica: i 1500. Se fosse servito per il punteggio, li avrei interpretati diversamente. – aggiunge La Camera – Invece il risultato era ormai scritto e ho preferito dare una mano ad un mio amico che, per vincere il titolo, doveva correrli in 7′ 15’’. Morale: lui campione italiano della sua categoria e per me comunque un tempo che ha migliorato quello di Borgaretto di poche settimane fa”.