Domenica scorsa il laboratorio di panificazione organizzato da Libarna Arteventi

 

Alla fine la gioia era tripla: di chi ha partecipato, di chi ha svolto il ruolo di “insegnante” e di chi ha organizzato l’evento. Il laboratorio di panificazione voluto da Libarna Arteventi e curato domenica scorsa da Irene Calamante di «Cuore di pane bio»  (Cabella) è stato un successo con gli iscritti entusiasti di mettere le mani in pasta su una ricetta vecchia di millenni.

Lo scopo era quello di permettere ai partecipanti di poter scoprire l’antica ricetta del libum, un pane gustoso all’aroma di alloro molto apprezzato dagli antichi romani utilizzando farine di grani antichi provenienti da filiera corta e formaggio caprino locale. Il tutto accompagnato dalle sapienti spiegazioni di Iudica Dameri, presidente di Libarna Arteventi e fra le anime di un’iniziativa che ha colpito per originalità e per partecipazione.

 

Non capita infatti tutti i giorni di potere impastare un pane con una ricetta risalente agli antichi romani e con un tutor come Irene Calamante affiancata da un pozzo di passione e conoscenza come Iudica Dameri. D’altronde la riscoperta degli Archeosapori non è una novità per Libarna Arteventi che ha intuito come un sito archeologico – quello della città romana appunto – possa anche e soprattutto essere valorizzato facendolo rivivere ai giorni nostri, con i sapori del cibo di quei tempi, magari con qualche manifestazione teatrale classica da proporre nel teatro romano riportato alla luce.

 

Tutte idee che Libarna Arteventi da anni porta avanti, nei fatti e non con le parole, senza attendere aiuti da nessuno. Anni fa a Libarna fu effettuata una giornata dedicata agli archeosapori. Fu un successo straordinario come il passito che viene dal passato prodotto un paio di anni addietro. Domenica scorsa a Serravalle li laboratorio altro non è stato che l’ennesimo atto di una associazione che fa della promozione del territorio – vero, coi fatti – una filosofia di vita.

 

(m.i.)