Costante Girardengo, oggi il 45° anniversario della morte dell’Omino di Novi

Sono passati 45 anni dalla morte del campione novese del ciclismo Costante Girardengo, avvenuta il 9 febbraio 1978 a Cassano Spinola.

Nato il 18 marzo 1893 nella cascina “Scarazzolo”, in strada Castelgazzo, fu il primo “Campionissimo” nella storia del ciclismo italiano, un appellativo che gli venne dato da Emilio Colombo, direttore al tempo della Gazzetta dello Sport, proprio in occasione del primo Giro d’Italia del 1919, dove vinse 7 tappe su 10.

Una lunga carriera durata ben 24 anni, nella quale l’Omino di Novi collezionò una seconda vittoria nella Corsa Rosa nel 1923, sei vittorie nella Milano-Sanremo, tre nel Giro di Lombardia, tre nel Giro del Piemonte, cinque nella Milano-Torino e altrettante nel Giro dell’Emilia.

 

Abbandonata l’attività professionistica nel maggio del 1936, l’anno successivo Girardengo divenne commissario tecnico della Nazionale di ciclismo, guidando Gino Bartali alla vittoria del “Tour de France” del 1938, e diede il suo nome alla nota fabbrica di biciclette di Alessandria che per diversi anni produsse anche motocicli leggeri.

 

Un campione che rimarrà per sempre nella memoria degli appassionati del ciclismo ma soprattutto in quella della città di Novi, che ancora oggi lo ricorda per le sue imprese sportive. Questa mattina, anche il Comune di Cassano Spinola ha voluto ricordare il Campionissimo con la deposizione di una corona presso le sue spoglie al cimitero comunale.

 

[Nella foto in copertina la cerimonia di questa mattina a Cassano Spinola]