Gianluca Vialli, attivo nel territorio con la sua Fondazione
Il calcio italiano e non solo saluta per l’ultima volta Gianluca Vialli. Scomparso a Londra, a 58 anni per un tumore al pancreas contro il quale combatteva dal 2017.
La notizia tragica, la cura, la ripresa, la vittoria degli Europei e la ricaduta. Fatale. Il bomber di Samp, Juve e Chelsea se ne va troppo presto, lasciando lacrime e dolore. Alla famiglia, ma anche a centinaia di tifosi. Persona che univa, giocatore rispettato da compagni ed avversari, in carriera ha vinto praticamente tutto. Dopo una breve, ma anch’essa vittoriosa, parentesi da allenatore, era diventato commentatore sportivo. Nel nostro territorio lo si trovava spesso, sopratutto per gli eventi della Fondazione Vialli e Mauro, creata assieme all’ex centrocampista di Juventus e Napoli, Massimo Mauro. Si impegnava nella lotta contro la Sla organizzando gare di golf per beneficienza.
Vialli, nel Novese, era un nome che faceva ancora emozionare i tanti tifosi sampdoriani e juventini, ai quali aveva regalato due gioie uniche in carriera. La vittoria del titolo tricolore del 1991, unico scudetto dei blucerchiati, e il trionfo della Champion’s League con la maglia bianconera, successo che seguiva quello tragico del 1985. Gianluca, in entrambi i casi, era l’uomo simbolo delle sue squadre. L’ultimo regalo alla Nazionale, con la quale era stato sfortunato protagonista sia ai Mondiali del 1990, sia agli Europei del 1988. Il trionfo dell’estate 2021, in coppia con il suo gemello Mancini. Il video mentre guarda gli spalti durante i rigori. L’abbraccio, il bacio alla coppa. Le ultime immagini di un grande campione che ci ha salutati troppo in fretta.
(foto di Dino Ferretti scattata al Golf Club Villa Carolina)
(g.g.)