Gli Archivi della Benedicta, custode della memoria della Resistenza
Gli Archivi della Benedicta rappresentano una importante testimonianza di uno degli eccidi più cruenti durante la Resistenza. Una ferita che ancora sanguina tra i boschi dell’alta val Lemme e oltre.
Nata nel 1999 grazie a don Gian Piero Armano, che per tutta la vita ha raccolto una enorme mole di materiale, l’associazione ha poco alla volta espanso le sue documentazioni. Da cartacee ad audiovisive, un nucleo originale poi confluito in Archiui Platform. Una piattaforma digitale che accoglie materiale proveniente di diversa provenienza, che aiutano ad ampliare il ricordo di quei giorni sanguinosi.
Dell’archivio digitale avevamo parlato in occasione della realizzazione del primo lotto. Ma la ricerca e la collezione di materiale e testimonianze, di certo, non si ferma. Parliamo di una memoria collettiva in continuo divenire, che presenta al suo interno cimeli storici, foto, ricordi scritti, filmati e altro ancora. ll progetto proseguirà con ulteriori step, nella direzione della raccolta di testimonianze e materiali provenienti dai territori. Per tenere vivo il ricordo di un momento fondamentale della Storia del territorio e non solo.
(red.)