Medico sospeso, ma in servizio a Novi, interviene Asl

Sulla vicenda del medico sospeso, trovato a lavorare al Pronto Soccorso del San Giacomo, divampa la polemica. Dopo il Pd piemontese, interviene Asl Alessandria, in una vicenda assurda che e esplosa nei giorni scorsi.

 

Prima di arrivare alle ultime vicende, occorre ripercorrere le tappe della storia, che esplode nelle scorse ore. Un medico avrebbe prestato servizio al Pronto Soccorso del nosocomio novese, nonostante fosse sospeso dal servizio. Questa persona faceva capo a una cooperativa che fornisce i cossidetti “gettonisti”, ovvero medici pagati a giornata per tutti gli ospedali provinciali. Gli esponenti regionali del Partito Democratico chiedono l’intervento dell’Assessore Icardi, ma intanto la bomba esplode.

 

Ora, arriva il momento dello scambio di accuse. Chi doveva controllare? Asl o la cooperativa Almantea? Da Alessandria rispondono. “Pur non avendo in carico il personale inviato da una cooperativa di Vercelli che ha in appalto i servizi di Pronto soccorso, appena ricevuto la segnalazione abbiamo subito chiesto la rimozione del medico che risultava sospeso dal proprio ordine professionale”. Dunque, spettava alla coop verificare lo status della dottoressa ligure di servizio al San Giacomo? Sembrerebbe di si. “Asl ha agito in conformità di tutti i sensi di legge, ma laa verifica rispetto ai requisiti resta di competenza della cooperativa”.

 

Oltre alla sospensione per il medico, una volta scoperto il caso, restano alcuni punti interrogativi. Per quali motivi aveva ricevuto la sospensione? Da quanto tempo prestava servizio a Novi, nonostante non potesse? Asl fa sapere che starebbe pensando anche ad azioni legali nei confronti di Almantea.

 

(g.g.)