In arrivo uno sciopero per la caccia ai cinghiali
I cacciatori di 50 squadre di cinghialisti sono pronti a uno sciopero per l’apertura della caccia al cinghiale. Questo per quanto riguarda gli Ambiti di caccia (Atc) Al4 e Al3. Si doveva partire il 18 settembre, data slittata per il ritardo nell’installazione della recinzione anti-peste suina. Gli abbattimenti però servono per ridurre il rischio di diffusione del virus e i danni alle coltivazioni. Però le condizioni non piacciono ai cacciatori: gli animali uccisi all’esterno della barriera vanno comunque inceneriti. Però per i cacciatori se l’animale è sano non si vede perché non possa essere desinato all’autoconsumo.
Ci sono circa 4mila cacciatori che chiedono al commissario straordinario Angelo Ferrari di rivedere le sue posizioni. Con l’aggravante che in Alta Val Borbera non sono ancora iniziati i lavori dell’ultimo lotto di recinzione tra Borghetto Borbera e Mongiardino Ligure. Senza il quale gli abbattimenti non possono iniziare. Si chiede anche la possibilità di cacciare con squadre formate e quanti dovranno essere i cinghiali da campionare per poter dichiarare la fine della zona infetta e poter utilizzare gli animali a scopi alimentari. Ecco quindi i motivi della richiesta di posticipare il via alla caccia, aspettando che queste questioni siano risolte.