Niente fondi per Gestione Acqua

Gestione Acqua è stata esclusa dalla ripartizione dei fondi stanziati dal PNRR per la riduzione delle perdite negli acquedotti e per l’ammodernamento degli impianti.

La notizia ha suscitato stupore e delusione per l’occasione mancata, a maggior ragione, tenuto conto del fatto che Amag Reti Idriche, l’altra società che gestisce la risorsa idrica nel bacino territoriale alessandrino, si è aggiudicata attraverso lo stesso strumento una somma di poco inferiore ai 15 milioni di euro.

I commenti politici

In una dichiarazione rilasciata a La Stampa, l’ex Sindaco Rocchino Muliere ha manifestato il proprio dispiacere per la notizia, aggiungendo che, a suo giudizio, la società aveva messo a punto un buon progetto dal punto di vista tecnico.

L’esponente dem ha anche puntato il dito contro il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, paventando che lo stesso sia intervenuto per privilegiare Alessandria a dispetto di Novi. Secondo la Lega invece, l’esclusione dai finanziamenti è solamente da imputare al fatto che Gestione Acqua ha deciso di gareggiare da sola, anziché presentare il proprio progetto insieme ad Amag Reti Idriche, come era stato auspicato anche dall’ente di gestione dell’ATO6, che governa il ciclo integrato delle acque nel bacino del Tanaro e della Bormida.

Giacomo Perocchio sottolinea il fatto che il bando per gli acquedotti collegato al PNRR privilegiava le società in house, cioè quelle interamente controllate da enti pubblici, in primis i comuni.
La compagina societaria di Gestione Acqua comprende invece operatori economici e industriali.

I rapporti con Amag Gestioni Idriche

È fatto notorio che tra Gestione Acqua e Amag Reti Idriche non corra buon sangue, a cominciare dalla lite in corso sulla ripartizione dei fondi per gli investimenti, lite sulla quale dovrà pronunciarsi il Tribunale di Alessandria.
A questo si aggiungono, secondo una fonte autorevole che è ben addentro alle dinamiche delle due aziende, diffidenze o peggio da parte dei novesi nei confronti degli alessandrini.

Getta acqua sul fuoco l’amministratore delegato di Acos, socio di Gestione Acqua, il quale sottolinea la bontà del progetto che aveva come priorità una serie d’interventi sulle tubazioni cittadine, vetuste di 120 anni: “Il Consiglio di Amministrazione di Gestione Acqua valuterà un eventuale ricorso contro questa esclusione e comunque, proseguiremo come abbiamo sempre fatto avvalendoci delle nostre risorse”.