Federico Negri, si attende il consenso dello Stato dell’Uttar Pradesh per la visita consolare

Sono ore e giorni di ansia per Federico Negri, ventottenne pozzolese arrestato dalla polizia dello Stato indiano dell’Uttar Pradesh per essere entrato illegalmente nel territorio, non pagando la tassa prescritta pari ai nostri quaranta euro per il visto.

 

L’avvocato Claudio Falleti, incaricato dalla famiglia Negri di seguire la vicenda, ha affermato che le autorità indiane hanno concesso la prima autorizzazione per la visita del console al ragazzo di Pozzolo: “Siamo in attesa – dice il legale – che lo stato dell’Uttar Pradesh dia il suo consenso e si stabilisca la data. Per il resto non ci sono novità rispetto a quanto comunicato alla stampa nei giorni scorsi.”

 

 

Federico Negri, per essere entrato illegalmente in suolo indiano, rischia un periodo di detenzione fra i due e gli otto anni. Con una fase istruttoria che si dovrebbe concludere il 5 ottobre. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, tenutasi il 16 luglio, l’8 agosto si è tenuta la seconda udienza dove, a sorpresa, non è stata accettata la richiesta di stabilire una cauzione per liberarlo.

 

 

La famiglia fa leva anche sul fatto che Federico Negri è incensurato. Amante dei viaggi, da oltre due anni era lontano da Pozzolo, essendo stato prima in Cina e poi in Nepal. Adesso aveva deciso di tornare a casa, a Pozzolo.

 

L’intervento della Farnesina

 

Nella vicenda è stato coinvolto anche il Ministero degli Esteri detenuto da Luigi Di Maio che ha pubblicato la seguente nota:

“L’Ambasciata d’Italia a New Delhi, in stretto raccordo con la Farnesina, segue con la massima attenzione il caso del connazionale Federico Negri, trattenuto dalle Autorità di frontiera indiane con l’accusa di essere entrato illegalmente in territorio indiano dal Nepal. Al momento il connazionale si trova in stato di custodia cautelare in vista della definizione del procedimento giudiziario a suo carico. L’Ambasciata a New Delhi è in costante contatto con le Autorità locali e continua a fornire ogni utile assistenza al connazionale e ai suoi familiari.”

 

Ma l’avvocato Claudio Falleti dichiara, con leggero tono polemico. “La Farnesina sta lavorando assieme a noi, ovvero a me e alla famiglia, ma il ministro Di Maio non si è mai espresso sulla vicenda. Speriamo e attendiamo un suo intervento diretto.”

 

(m.p.)