Le parole dell’ex sindaco Gian Paolo Cabella

 

«Eravamo pronti a discutere con l’opposizione di cambiamenti da effettuare al bilancio di previsione del Comune e da presentarlo entro il 10 luglio. Eravamo pronti a discutere anche degli emendamenti sottoscritti da Democratici per Novi, Movimento 5 Stelle e Solo Novi. In quanto abbiamo pensato che su alcuni di essi potesse esserci una condivisione ma l’opposizione non ha chiesto nemmeno una riunione di Commissione consiliare per presentarli. L’opposizione ci ha fatto capire che, ormai, la politica a Novi era dettata da loro». Così l’ex Sindaco Gian Paolo Cabella nella conferenza stampa indetta dalla coalizione di centrodestra per spiegare gli avvenimenti che hanno portato alla caduta dell’Amministrazione comunale.

 

«Non ci siamo dimessi»

Cabella ha anche rivelato che nei giorni successivi alla stipula da parte dell’opposizione dei famosi cinque punti al documento di programmazione economica c’erano state delle ipotesi di dimissioni da parte del Sindaco. «Un’ipotesi che però è stata respintaha detto l’ex Sindacoin quanto non volevamo lasciare la città senza un bilancio di previsione, causando quindi un danno a Novi. Ci siamo fatti praticamente un punto d’onore di portare alla approvazione del Consiglio comunale il bilancio di previsione. Poi il giorno precedente il Consiglio comunale il governo ha prorogato al 31 luglio la data di scadenza per l’approvazione dell’atto contabile. Pensavamo di discutere di cambiamenti al bilancio di previsione con l’opposizione. Ripresentandoci con un bilancio di previsione modificato e avendo discusso anche dei cinque emendamenti presentati dalla opposizione ma non siamo stati capiti».

 

Nel nostro numero in edicola lo speciale di due pagine sulle parole del centrodestra a cura di Maurizio Priano.