Prosegue la mostra Di Segni e Miraggi

 

La mostra Di Segni e Miraggi, inaugurata al Museo dei Campionissimi, prosegue la sua corsa. Prorogata infatti fino al prossimo 26 giugno, mentre prima sarebbe terminata oggi, giovedì 9. Una rigorosa selezione di dipinti e disegni di ambito seicentesco genovese provenienti da collezioni private dell’Oltregiogo. Territorio storicamente legato alla Repubblica di Genova che ne identificava i possedimenti a nord, a cavallo dell’Appennino, di cui Novi era la città più rilevante.

 

A trent’anni dalla mostra “Genova nell’età barocca”, Novi collabora quindi con la città di Genova nella prosecuzione di questi fondamentali studi e approfondimenti. Trentanove le opere esposte, molte delle quali inedite. Dagli straordinari esemplari disegnativi di Luca Cambiaso e Giovanni Battista Castello il Bergamasco, passando per i dipinti di Bernardo Strozzi, Luciano Borzone, Giovanni Andrea De Ferrari, Orazio De Ferrari, Anton Maria Vassallo e degli allievi di Valerio Castello, sino alle tele e alle opere su carta di Domenico Piola. Una pluralità di percorsi e di soluzioni originali all’interno della cultura figurative del Barocco genovese, così ricco di forze interne e apporti esterni.

 

I collezionisti coinvolti, accorti conoscitori della cultura e della storia dell’Oltregiogo, hanno iniziato la loro ricerca circa quindici anni fa. Molte delle loro opere negli anni sono infatti state esposte in mostre di rilievo nazionale e internazionale. Indice di una non comune propensione alla condivisione di cultura e bellezza.

Un’ulteriore occasione dunque di approfondimento e godimento dei dipinti e dei disegni di queste notevoli collezioni private. La scelta del Museo di proseguire l’attività culturale approfondendo le tracce liguri del territorio, appartenuto storicamente all’Oltregiogo genovese, si collega all’obiettivo di recuperarne l’identità storica.