Research, azienda che opera nel Terzo Valico, presenta nuovo ricorso al Tar
Colpo di scena nella vicenda Research, azienda campana che opera per i lavori del Terzo Valico tra Pozzolo e Tortona. Dopo le notizie di ieri mattina, dobiamo segnalare che il consorzio ha ha rinunciato al ricorso amministrativo contro l’interdittiva antimafia. Inoltre, ha deciso di presentarne un altro.
I motivi? Pare una scelta di tipo tecnico e non, come poteva apparire in un primo istante, una ammissione da parte dei propri legali. Di conseguenza, si allungano i tempi per capire che ne sarà del cantiere locale, con i sindacati e i lavoratori sempre in stato di preoccupazione. Come anticipato ieri, i giudici hanno presentato altri documenti. Ovvero, una relazione della Dia di Salerno e un’ordinanza del Gip di Napoli. Dalle quali emergono i presunti contatti e legami di alcune aziende consorziate con esponenti della camorra e di Cosa nostra.
Gli avvocati del consorzio impugneranno anche i nuovi documenti depositati, che faranno parte del nuovo ricorso della prossima settimana. Intanto, emergono i motivi del trasferimento della azienda da Napoli a Salerno nel 2020. Il procuratore della Repubblica, Roberto Penna, avrebbe passato informazioni ai titolari del consorzio, Francesco Vorro e Fabrizio Lisi, rispetto alle indagini a loro carico e alla cancellazione del consorzio dalla White List. In cambio, avrebbe chiesto in cambio consulenze da parte della Research a favore della sua compagna. Un quadro che appare inquietante, ma per avere una situazione più chiara dovremo aspettare ancora qualche giorno.
Le parole di Mauceri
Calogero Mauceri, commissario straordinario del progetto del Terzo Valico, ha intanto dichiarato che i lavori proseguiranno. “La nostra deadline è sempre a fine 2024. Mancano 18 chilometri su 70. L’obiettivo è arrivare al novanta per cento di questo lavoro fatto entro fino anno. Nel frattempo, aspettiamo l’esito degli sviluppi non solo presso la magistratura ordinaria ma anche al Tar, visto che l’azienda ha impugnato l’interdittiva in quella sede”.