Pernigotti, non vi è solo la Witor’s interessata
Due pretendenti per la Pernigotti ed entrambe arrivano dal cremonese. Alla Witor’s, rilevata l’anno scorso da una società della galassia Benetton si è affiancata la Walcor. Controllata da J.P.Morgan Asset Management, che l’ha salvata, attraverso lo strumento del concordato preventivo, da una profonda crisi finanziaria collegata alla pandemia.
Non si conoscono ancora gli intendimenti dei Toksoz, proprietari della Pernigotti dal 2013, dopo questo nuovo colpo di scena. L’unica notizia certa emersa a fine marzo, nel corso dell’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, è la firma con Witor’s di una lettera di intenti per la trattativa in esclusiva per la cessione dell’azienda novese fondata nel 1860.
La Walcor è market leader mondiale nelle monete di cioccolato che dallo stabilimento di Pozzaglio vanno in cinque Continenti ed è terzo player di mercato nelle calze della Befana. Il gruppo dei Benetton punta soprattutto al marchio e difficilmente manterrà in città un significativo impianto produttivo.
Questo potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso la Walcor, ma nulla è ancora deciso. La situazione per certi versi è simile a quella dell’autunno 2019 al tempo della vendita della divisione dei prodotti per gelateria e pasticceria. Nel giro di pochi giorni i Toksoz mollarono Emendatori e chiusero la vendita con il gruppo Optima.
La Walcor, fondata dalla famiglia Santini nel 1954, ha 160 dipendenti. Ha concluso qualche mese fa un accordo con Pernigotti per la produzione e la distribuzione delle uova di cioccolato “con l’obiettivo di accrescere e affermare sempre più il posizionamento dei due marchi all’interno del mercato dolciario italiano. Il gusto e il sapore della tradizione saranno al centro dell’attenzione per le due aziende. Le uova Nocciolato, Gianduia, Cremino e gli Ovetti dai gusti assortiti manterranno intatte le tradizionali ricette di casa Pernigotti”. Si legge sul sito dell’azienda cremonese.
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