Recinzione Psa, si parte, ma dalla val Borbera arriva un secco “no”

Costa molto e non risolve il problema. In questo modo in val Borbera descrivono la recinzione Psa, che dovrebbe contenere i danni provocati dalla Peste Suina Africana. Eppure, manca poco al via alla costruzione.

 

Avevamo varie volte registrato il malcontento di cittadini e operatori del settore circa quest’opera. Inoltre, in ambito politico, venivano a galla le differenze di gestione tra Piemonte e Liguria. Con la nostra regione in svantaggio. Nonostante tutto, aleggia rassegnazione, come detto in precedenza, al termine del meetingi di Cantalupo. Lo stesso presidente della Provincia, Enrico Bussalino, si era adeguato alla decisione.

 

Proprio il comune guidato da Bussalino, Borghetto, sarà tagliato in due dal tracciato della barriera metallica. “Il Borbera è largo duecento metri e lì la barriera non potrà essere installata, quindi i cinghiali potranno passare senza problemi”. Ha dichiarato sconsolato. Il decreto, firmato dal commissario Angelo Ferrari, prevede l’installazione della barriera entro fine giugno. Con le attività all’aperto che dovranno rimanere ancora vietate per altri due mesi almeno. La ricaduta sul turismo, ristorazione e outdoor sembra essere importante. In molti rischiano di vedere compromessa la stagione estiva 2022.