L’Anffas di Novi in difficoltà a causa del Covid

 

Un periodo non facile quello attraversato dall’Anffas di Novi. Associazione in prima linea a fianco delle persone con disabilità psicofisiche che in città svolge la maggior parte dei servizi di centro diurno e di residenza permanente. Ce lo racconta la presidente, Maria Sestito Cermelli, lei che per quest’associazione ha dato l’anima. Fin dall’84, anno in cui l’Anffas novese, fino ad allora esistente come mera associazione che abbracciava i principi della ben più grande organizzazione nazionale, comincia a passare alla pratica e ospitare i primi ragazzi con disabilità, dapprima solo offrendo servizio di centro diurno e poi anche come residenza permanente.

 

Attualmente, i ragazzi presenti in struttura sono trenta. Per loro, l’associazione è effettivamente la loro vita: la socializzazione con gli altri ospiti della residenza, le gite con l’assistenza degli educatori, le attività terapeutiche con i professionisti sono elementi fondamentali che senza associazioni come Anffas sarebbero difficili da mettere in pratica. Tutto questo, purtroppo, ha subìto una brusca battuta d’arresto dall’inizio della pandemia.

 

Nel nostro numero di Panorama di Novi in edicola tutto il racconto delle difficoltà a cura di Marta Ferrarazzo. Con le parole della presidente Maria Sestito Cermelli. E le uova di pasqua che si possono comprare. Presso la sede dell’associazione in Via Manzoni 72, oppure prenotandole telefonicamente al numero 0143 72290.